Discussione:
Articolo letto per caso!
(troppo vecchio per rispondere)
Zelig
2006-11-09 21:41:20 UTC
Permalink
Ecco cosa ho trovato in rete all'indirizzo:
http://lucyblog.blog.dada.net/permalink/294138.html

Al di là di considerazioni in parte vere, l'acredine dell'articolo è
assolutamente ingiustificata.
Per dare dello stronzo a De Gregori, bisogna essere proprio nelle condizioni
di farlo; e credo che in Italia non ci siano molti artisti/personaggi che lo
possano fare figuriamoci questa illustre sconosciuta.
Inoltre non c'è bisogno di cantare in inglese per essere un grandissimo
artista; ... e quando tutto manca basta non comprare i suoi dischi (non
necessariamente sputargli addosso "Guccini").

Riporto l'articolo:

Chiedi chi era De Gregori
di lucyblade (23/10/2006 - 13:04)

In questi giorni la radio ci propone De Gregori che esegue "Diamante",
canzone scritta per l'album "Oro incenso e birra" di Zucchero (1989) e ora
riproposta dall'autore romano all'interno di una tripla antologia, "Tra un
manifesto e lo specchio", in uscita il prossimo 3 novembre. Ora, se c'è uno
che ha raccolto più di quanto abbia seminato
(http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_De_Gregori ), quello è De Gregori.
Vi ricordate quando da ragazzini ci divertivamo a registrare le cassette con
lo stereo di casa? Vi ricordate le compilation di Alta fedeltà? Ecco, lui si
diverte allo stesso modo, solo che poi questa roba ce la vende a noi. Dal
'72 (data del suo primo Lp "Theorius Campus" con Venditti) al 1987, De
Gregori pubblica 11 album di tutto rispetto (12 se si comprende anche il
live "Banana Republic" con Dalla). Poi comincia la stagione del raccolto.
Dall'87, anno in cui esce il primo "greatest hits" ("La nostra storia"), a
oggi (ci contiamo anche la "tripla antologia" in uscita a giorni), ci sono
più live e più raccolte che album nuovi. Parecchie di più. Fra live e
raccolte siamo a 12: 1987, La nostra storia, raccolta; 1990: Musica leggera,
live; Niente da capire, live; Catcher in the Sky, live; 1993, Il bandito e
il campione, live; 1994, Bootleg, live; 1997, La valigia dell'attore, live;
1998, Curve nella memoria, raccolta; 2002, Fuoco amico, live; In Tour,
doppio live con Pino Daniele, Fiorella Mannoia e Ron; 2003, Mix, doppio lp
metà raccolta in studio e metà live; 2006, Tra un manifesto e lo specchio,
tripla raccolta. In mezzo a questo rimettere insieme i pezzi, gli album
nuovi sono pochi e non tutti memorabili: 1989, Mira Mare 19.4.89; 1992,
Canzoni d'amore; 1996, Prendere e lasciare; 2001, Amore nel pomeriggio;
2002, Il fischio del vapore, che comunque è un lavoro di raccolta (ma va?)
di canzoni popolari riarrangiate da De Gregori ed eseguite in duo con
Giovanna Marini. Grande vena creativa negli ultimi tempi: 2005, Pezzi; 2006,
Calypsos. In effetti per trovare due album nuovi consecutivi, cioè non
intervallati da raccolte, bisogna risalire la discografia di De Gregori fino
ai lontani Scacchi e tarocchi (1985) e Terra di nessuno (1987). Per trovare
due album nuovi in due anni consecutivi bisogna andare ancora più indietro:
Titanic (1982) e La donna cannone (1983). Ora De Gregori avrà pensato che ci
stava abituando male: ecco infatti, dopo due album nuovi a distanza di 11
mesi uno dall'altro, una "tripla antologia" (53 canzoni) di cui,
francamente, non sentivamo l'urgenza. Sì, perché De Gregori, con rispetto
parlando, non è i Beatles e neanche Freddy Mercury, e ora comincia proprio a
fare la cacca fuori dal vasetto. Potrebbe anche finire qui, ma siccome su
Onda Rock ho letto la seguente dichiarazione di De Gregori:
"Springsteen ha un suono molto più educato, è un bravo ragazzo. Io
musicalmente sono più sporco. Springsteen è un furbacchione del rock, si
sente che lui lavora in uno studio [...] Springsteen ha buona volontà, ha
studiato, ma la cosa finisce lì"

allora ho provato a fare un rapido calcolo per vedere chi è il furbacchione.
Se si va a vedere la produzione discografica di De Gregori (tralasciando i
live realizzati insieme ad altri artisti), il nostro ha inciso 390 canzoni.
Di queste 165 sono inediti e 225 sono canzoni raccolte nei vari "greatest
hits". Eh? Questo vuol dire, tanto per dirne una, che chi ha a casa tutti i
dischi di De Gregori si ritrova diverse canzoni ripetute 3 o 4 volte nelle
diverse raccolte. Io per esempio ho due raccolte di De Gregori: La nostra
storia (1987) e Il bandito e il campione (1993). La nostra storia contiene
14 canzoni: di queste ben 7 sono anche ne Il bandito e il campione
(Buonanotte fiorellino, Generale, Viva l'Italia, Rimmel, Alice, Titanic, I
muscoli del capitano). D'altra parte tutte quante sono contenute nella nuova
(ah! ah! ah!) tripla raccolta. Se Springsteen è un furbacchione tu sei uno
che non ha più niente da dire da un bel pezzo. Ritirati, stronzo.





ciao
GP
2006-11-10 12:35:32 UTC
Permalink
Che De Gregori esageri un pò con raccolte e dischi live può essere anche
vero, ma questa qui è una che non ha niente di meglio da fare che aprire la
bocca per dare aria ai denti.
Ritirati, stronza
Post by Zelig
http://lucyblog.blog.dada.net/permalink/294138.html
Fabio
2006-11-12 08:19:36 UTC
Permalink
DeGregori è, prima di tutto, un poeta.
E come un poeta mai è appagato del comporsi del suo "canzoniere",
che presentato in mutevoli susseguirsi sa rendere imagini sempre differenti.
A volte le persone sono molto superficiali, e non sanno ascoltare e
"vedere".

ciao,
f.
Post by Zelig
http://lucyblog.blog.dada.net/permalink/294138.html
Al di là di considerazioni in parte vere, l'acredine dell'articolo è
assolutamente ingiustificata.
Per dare dello stronzo a De Gregori, bisogna essere proprio nelle condizioni
di farlo; e credo che in Italia non ci siano molti artisti/personaggi che lo
possano fare figuriamoci questa illustre sconosciuta.
Inoltre non c'è bisogno di cantare in inglese per essere un grandissimo
artista; ... e quando tutto manca basta non comprare i suoi dischi (non
necessariamente sputargli addosso "Guccini").
Chiedi chi era De Gregori
di lucyblade (23/10/2006 - 13:04)
In questi giorni la radio ci propone De Gregori che esegue "Diamante",
canzone scritta per l'album "Oro incenso e birra" di Zucchero (1989) e ora
riproposta dall'autore romano all'interno di una tripla antologia, "Tra un
manifesto e lo specchio", in uscita il prossimo 3 novembre. Ora, se c'è uno
che ha raccolto più di quanto abbia seminato
(http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_De_Gregori ), quello è De Gregori.
Vi ricordate quando da ragazzini ci divertivamo a registrare le cassette con
lo stereo di casa? Vi ricordate le compilation di Alta fedeltà? Ecco, lui si
diverte allo stesso modo, solo che poi questa roba ce la vende a noi. Dal
'72 (data del suo primo Lp "Theorius Campus" con Venditti) al 1987, De
Gregori pubblica 11 album di tutto rispetto (12 se si comprende anche il
live "Banana Republic" con Dalla). Poi comincia la stagione del raccolto.
Dall'87, anno in cui esce il primo "greatest hits" ("La nostra storia"), a
oggi (ci contiamo anche la "tripla antologia" in uscita a giorni), ci sono
più live e più raccolte che album nuovi. Parecchie di più. Fra live e
raccolte siamo a 12: 1987, La nostra storia, raccolta; 1990: Musica leggera,
live; Niente da capire, live; Catcher in the Sky, live; 1993, Il bandito e
il campione, live; 1994, Bootleg, live; 1997, La valigia dell'attore, live;
1998, Curve nella memoria, raccolta; 2002, Fuoco amico, live; In Tour,
doppio live con Pino Daniele, Fiorella Mannoia e Ron; 2003, Mix, doppio lp
metà raccolta in studio e metà live; 2006, Tra un manifesto e lo specchio,
tripla raccolta. In mezzo a questo rimettere insieme i pezzi, gli album
nuovi sono pochi e non tutti memorabili: 1989, Mira Mare 19.4.89; 1992,
Canzoni d'amore; 1996, Prendere e lasciare; 2001, Amore nel pomeriggio;
2002, Il fischio del vapore, che comunque è un lavoro di raccolta (ma va?)
di canzoni popolari riarrangiate da De Gregori ed eseguite in duo con
Giovanna Marini. Grande vena creativa negli ultimi tempi: 2005, Pezzi; 2006,
Calypsos. In effetti per trovare due album nuovi consecutivi, cioè non
intervallati da raccolte, bisogna risalire la discografia di De Gregori fino
ai lontani Scacchi e tarocchi (1985) e Terra di nessuno (1987). Per trovare
Titanic (1982) e La donna cannone (1983). Ora De Gregori avrà pensato che ci
stava abituando male: ecco infatti, dopo due album nuovi a distanza di 11
mesi uno dall'altro, una "tripla antologia" (53 canzoni) di cui,
francamente, non sentivamo l'urgenza. Sì, perché De Gregori, con rispetto
parlando, non è i Beatles e neanche Freddy Mercury, e ora comincia proprio a
fare la cacca fuori dal vasetto. Potrebbe anche finire qui, ma siccome su
"Springsteen ha un suono molto più educato, è un bravo ragazzo. Io
musicalmente sono più sporco. Springsteen è un furbacchione del rock, si
sente che lui lavora in uno studio [...] Springsteen ha buona volontà, ha
studiato, ma la cosa finisce lì"
allora ho provato a fare un rapido calcolo per vedere chi è il furbacchione.
Se si va a vedere la produzione discografica di De Gregori (tralasciando i
live realizzati insieme ad altri artisti), il nostro ha inciso 390 canzoni.
Di queste 165 sono inediti e 225 sono canzoni raccolte nei vari "greatest
hits". Eh? Questo vuol dire, tanto per dirne una, che chi ha a casa tutti i
dischi di De Gregori si ritrova diverse canzoni ripetute 3 o 4 volte nelle
diverse raccolte. Io per esempio ho due raccolte di De Gregori: La nostra
storia (1987) e Il bandito e il campione (1993). La nostra storia contiene
14 canzoni: di queste ben 7 sono anche ne Il bandito e il campione
(Buonanotte fiorellino, Generale, Viva l'Italia, Rimmel, Alice, Titanic, I
muscoli del capitano). D'altra parte tutte quante sono contenute nella nuova
(ah! ah! ah!) tripla raccolta. Se Springsteen è un furbacchione tu sei uno
che non ha più niente da dire da un bel pezzo. Ritirati, stronzo.
ciao
Zelig
2006-11-12 13:06:37 UTC
Permalink
Post by Fabio
DeGregori è, prima di tutto, un poeta.
anche se lui non ama definirsi tale ( i poeti che brutte creature, ogni
volta che parlano e' una truffa)
Post by Fabio
E come un poeta mai è appagato del comporsi del suo "canzoniere",
che presentato in mutevoli susseguirsi sa rendere imagini sempre differenti.
A volte le persone sono molto superficiali, e non sanno ascoltare e
"vedere".
Guarda, .... la sua innumerevole produzione di live e di raccolte, presta
il fianco a critiche, questo lo capisco; anche se come te credo che comunque
un live regali emozioni nuove e diverse (miti quelli degli anni 80). Quello
che mi da fastidio è l'acredine di certe critiche, che mi sembrano più
dettate da antipatie verso il "personaggio" De Gregori che da fatti
concreti. De Gregori non è mica il solo che si diletta in raccolte, live o
altre amenità (si veda Pino Daniele, Lucio Dalla, Franco Battiato, ecc.
ecc.).
Certo che è attento anche lui al commerciale, e mi pare ovvio!
D'altra parte: .... ... e sanremo no, ..... e le partecipazioni televisive
centellinate, .... insomma qualcosa pure dovrà concederselo, o no?
E poi io, di gente come lui "che non ha più niente da dire" ne vorrei tanti
:)
ciao
Post by Fabio
ciao,
f.
Marco-k
2006-11-12 19:08:11 UTC
Permalink
Post by Zelig
E poi io, di gente come lui "che non ha più niente da dire" ne vorrei tanti
:)
Mi associo, in dieci mesi ha sfornato due dischi bellissimi. E' e rimane
un grande, per me può fare anche un live l'anno (che considero comunque
produzioni "originali"), risparmio per comperarli, basta che non si
allarghi con le antologie con un inedito da traino.
E' e rimane il Principe.
Marco

PS: la polemica sul fatto che avrebbe detto che craxi era più
intelligente di chi l'ha seguito non ha ragione di essere, è la semplice
verità.
C'è stile e stile anche nel rubare e nel fare il dittatore.
--
[cut off the capital B to reply]

"Siamo l'unica nazione che abbia usato armi atomiche contro altri
esseri umani. Noi sappiamo farlo".

("Il gioco del falco", di John Schlesinger, 1984)
Zelig
2006-11-12 20:58:48 UTC
Permalink
Post by Marco-k
Mi associo, in dieci mesi ha sfornato due dischi bellissimi.
la linea della vita e in onda, pezzi bellissimi, alla faccia di chi dice che
non ha più niente da dire.

ciao

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